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Aperta a tutti e ad accesso gratuito, la Biblioteca è il luogo consacrato agli studi e alla ricerca sul cinema e la fotografia. Nata con lo scopo di documentare la storia del cinema e di favorirne la conoscenza come fenomeno artistico-culturale, la Biblioteca è stata dedicata a chi, oltre quarant’anni fa, aveva desiderato che anche il cinematografo possedesse un proprio centro pubblico per gli studi: Renzo Renzi, ovvero uno tra i fondatori della Commissione Cinema del Comune di Bologna da cui poi ha preso le mosse la Cineteca.
Cosa c’è di nuovo
Omaggio allo studioso francese Pierre Sorlin, il cui pensiero ha innervato la ricerca di diverse generazioni di studiosi. Il programma si articola in tavole rotonde a partire dai temi a cui Sorlin ha dedicato la sua attenzione: Europa, politica, media, società, metodo. Seguirà uno spazio dedicato al ricordo professionale e umano di un grande e raffinato studioso dei media e della storia contemporanea.
Martedì 16 dicembre, dalle 9.30 alle 18.00
Biblioteca Renzo Renzi
Ingresso libero
“Come tutti i grandi cinema che pensano ‘povero, semplice, nudo’, il loro è un cinema che lavora per sottrazione, per avvicinamento, per esposizione.” Alessia Cervini e Luca Venzi.
Quando Cervini e Venzi parlano di un cinema “povero, semplice, nudo”, dicono una cosa molto concreta: in un mondo di sfarzi, i Dardenne tolgono, non aggiungono. Eliminano l’ornamento per avvicinarsi alle persone. È un cinema che si fida dei gesti minimi, dei dettagli, dei tempi morti. Venzi cita una parola che descrive perfettamente il loro cinema: “resistenza”. Non una resistenza urlata, né ideologica. È qualcosa di più discreto: un modo di continuare a credere nelle vite minime, nei conflitti quotidiani, nella responsabilità verso l’altro. Le loro storie non si risolvono, ma tengono aperta una domanda morale.
La rassegna Omaggio a Jean-Pierre e Luc Dardenne organizzata dalla Cineteca di Bologna, punta proprio a far percepire questa nudità come un modo diverso di guardare il mondo, più esigente ma anche più sincero. I libri selezionati per l’occasione, presenti nella Biblioteca Renzo Renzi, spogliano ulteriormente il loro cinema, sviscerandolo e andando in profondità.
Scrive Gualtiero De Marinis, “Nel 1949, dal 24 al 27 settembre, si tiene a Perugia il Convegno Internazionale di Cinematografia promosso da un gruppo composto da Alvaro, Blasetti, Camerini, Castellani, De Santis, De Sica, Germi, Lattuada, Moravia, Pietrangeli, Rossellini, Soldati, Visconti, Zampa e Zavattini. Tra i partecipanti troviamo Barbaro, Ivens, Bessie, Barzman, Pudovkin, Sadoul e pure Galvano della Volpe. Partecipa anche Paul Stansky che è lì perché ha diretto un film intitolato Native Land, ma soprattutto per sfuggire al maccartismo negli Stati Uniti. Diventerà famoso come fotografo col nome di Paul Strand. A presentarlo a Zavattini è Virgilio Tosi che Native Land l’aveva visto a un festival cecoslovacco…”
L’articolo completo è disponibile sul sito del magazine online Cinefilia Ritrovata.
Il patrimonio librario della Biblioteca Renzi conta oltre 59.600 volumi e 2.300 testate di riviste italiane e straniere, 16.000 annualità e fondi archivistici attinenti al cinema.
Libera consultazione in sala studio e possibilità di prestito per i volumi d’esame.
Dal cinema delle origini fino ai nostri giorni, classici di tutti i tempi e documentari in prestigiose edizioni italiane e straniere: il patrimonio audiovisivo conta più di 58.500 film in DVD, Blu-ray e VHS, consultabili in una saletta dedicata.
La Biblioteca Renzo Renzi offre servizi di sala lettura, prestito libri e DVD, consultazione degli archivi cartacei e fotografici, assistenza alla ricerca, fornitura documenti e visite guidate, per favorire lo studio e la ricerca nel campo del cinema e della fotografia.