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IL GRANDE PASSO

(Italia/2019) di Antonio Padovan (96')

Incontro con Antonio Padovan e Giuseppe Battiston

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Da quando, a sei anni, Dario Cavalieri ha visto in diretta le immagini del primo sbarco sulla Luna, non ha mai smesso di volerci andare. Mario Cavalieri gestisce una ferramenta di quartiere a Roma, fino al giorno in cui la sua esistenza viene sconvolta dallo squillo del telefono. Suo fratello Dario è in prigione. Mario si ritrova a essere l'unico che può occuparsi di quel fratello che ha visto una sola volta in vita sua. I due fratelli, tanto simili fisicamente quanto differenti caratterialmente, si ritroveranno soli di fronte a un'impresa impossibile.


"Il grande passo non chiede di essere nulla più di quello che è, un piccolo film sul disagio dell'esistenza, una piacevole e originale divagazione, acuta e per nulla banale sulla necessaria fuga da un ambiente ostile e sulle radici di una vera complicità familiare. È il personaggio di Battiston, nella sua centralità, a diventare pietra dello scandalo nel minuscolo centro della provincia, la sua vita solitaria e staccata da ogni bene di consumo, lo allontana da ogni consesso sociale. Dario, con la sua diversità, non vuole partecipare al mondo e cova la speranza che qualcosa di straordinario avvenga per una rivincita su un mondo sordo, distratto e malevolo. In questa prospettiva, Antonio Padovan costruisce un film di caratterizzazioni e di bonari provincialismi e Roberto Citran, Giuseppe Battiston e Stefano Fresi diventano i volti di una eterna galleria di maschere e personaggi che popolano la nostra provincia oltre che il necessario sale della vicenda, restituendo così un volto reale ad un'Italia sommersa, ma reale. Un'operazione, quella di Padovan (Finché c'è prosecco c'è speranza) che ricorda quelle già compiute in quegli stessi luoghi da Carlo Mazzacurati che resta indimenticabile per la capacità che aveva di entrare nello spirito di quei personaggi. Ma Padovan, compie un'operazione pienamente sua in cui il tratto umano della vicenda resta evidente e consente che il cinema si faccia portatore di una leggerezza in cui decanta il disagio della diversità e nel quale l'indelebile memoria infantile si fa marchio preciso e permanente per la vita futura. Forse Padovan non affonda troppo la mano, non colpisce duro, ma in questa "omissione" sta probabilmente uno dei pregi del film che riconquista una sua cattiveria con una certa trasversalità di sguardo che lo caratterizza, che finisce per diventare elemento distintivo. Il grande passo conferma, ancora una volta, la vocazione che il nostro cinema ha per la commedia che, come sempre, quando lavora entro i limiti del genere e non ha alcuna voglia di eccedere, misurandosi, piuttosto, con un principio di semplicità narrativa, sa cogliere nel segno e sa offrire un credibile spaccato di cattiveria e bonomia che attraversa il carattere italiano la cui narrazione sentiamo che ci riguarda e per questo ci piace."

Tonino De Pace, "Sentieri Selvaggi"

Accadde domani

Proiezioni:
Domenica 9 agosto 2020
Arena Puccini
21.30
L'evento è parte di: Arena Puccini 2020
Anteprima Italiana

Tariffe:

Prezzo del biglietto

Se acquistato on-line (opzione consigliata):

Posto unico euro 5
L'acquisto può essere effettuato fino alle ore 20.30 del giorno stesso.

Se acquistato alla biglietteria dell'Arena Puccini (posti rimanenti dalla prevendita) dalle ore 20.45:

Intero euro 6
Ridotto euro 5

Riduzioni
Over 60, clienti BPER Banca, soci DLF, soci Coop (la tessera è individuale), soci Coop Dozza, Card Musei Metropolitani Bologna, studenti universitari, Amici Cineteca di Bologna, Agis Cinema, ragazzi fino a 11 anni, militari, Circolo Dozza A.T.C.

Dettagli sul luogo:
via Sebastiano Serlio, 25/2

Apertura cassa: ore 20.45

Documenti

Scheda del film

Tipo di File: PDF Dimensione: 98.37 Kb