MAGIC IN THE MOONLIGHT
(USA/2014) di Woody Allen (100')
Di nuovo nella Germania degli anni Venti (Ombre e nebbia), di nuovo un mondo di fragili incanti e fraudolenti amanti (Commedia sexy, La maledizione dello scorpione di giada), di nuovo sogno ma forse no (Midnight in Paris): vintage Allen, con immancabili nostalgie? Colin Firth, e non si può non essere felici di vederlo approdare in quel club esclusivo che è la squadra di attori di Woody Allen, chissà perché passa la vita a smascherare falsi occultisti, finché non s'imbatte negli occhioni di Emma Stone, che pretende d'essere in contatto con l'aldilà: e se fosse vero? E soprattutto, se fosse amore? "Tutto il mio ottimismo era un'illusione"... Come è stato scritto, questo film non farà cambiare idea né ai detrattori né ai sostenitori degli ultimi vent'anni della carriera di Allen; resta l'opera di uno dei pochi grandissimi del cui genio possiamo oggi godere. (pcris)