LEVIATHAN
(Russia/2014) di Andrey Zvyagintsev (141')
Arriva finalmente nelle sale italiane il monumentale ultimo film di Andrey Zvyagintsev (già Leone d'Oro a Venezia per Il ritorno) che ha suscitato un'enorme impressione all'ultimo festival di Cannes dove ha conquistato il premio per la miglior sceneggiatura, raccogliendo poi riconoscimenti in tutto il mondo, non ultimi il Golden Globe e la nomination all'Oscar per il miglior film straniero. Implacabile rapprestazione della Russia contemporanea, soffocata da corruzione, violenza e alcol, il film mette in scena la classica (e biblica) lotta tra un 'eroe' anonimo e solitario e il 'sistema' per difendere tutto ciò che possiede (l'officina, la casa, la terra) dalle brame di un oligarca mafioso che è anche il sindaco del villaggio. Tradimenti, torture, morti misteriose, lughissimi silenzi, impotenza di fronte al sopruso, fanno di questo film, ambientato nelle desolate e gelide lande siberiane e costruito attraverso piani quasi fissi dall'enorme carica simbolica, "il ritratto di un paese dove chi detiene il potere - politico, poliziesco, giuridico o religioso non fa differenza - si trova alleato nel perpetuare il proprio dominio a scapito dei più deboli. Togliendo al Giobbe di turno anche la possibilità di invecchiare felice come succedeva nella Bibbia" (Paolo Mereghetti).