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LA MARCIA SU ROMA

(Italia-Francia/1962)

Regia: Dino Risi. Soggetto e sceneggiatura: Age, Furio Scarpelli, Ruggero Maccari, Ettore Scola, Sandro Continenza, Ghigo De Chiara. Fotografia: Alfio Contini. Montaggio: Alberto Gallitti. Musiche: Marcello Giombini. Interpreti: Vittorio Gassman (Domenico Rocchetti), Ugo Tognazzi (Umberto Gavazza), Roger Hanin (capitano Paolinelli), Angela Luce (contadina), Gérard Landry (capitano dell'esercito), Mario Brega (Marcacci), Giampiero Albertini (Cristoforo), Howard Rubiens (prof. Bellinzoni). Produzione: Mario Cecchi Gori per Fair Film / Orsay Film. Durata: 94'
Versione originale con sottotitoli inglesi
Copia proveniente da CSC - Cineteca Nazionale

Il progetto nasceva sull'onda di una formula provata, da La Grande guerra al Il federale. E la coppia comico-eroica, qui molto poco eroica, del primo muta assortimento, via Sordi dentro Tognazzi che era stato protagonista del secondo, e la stessa sarà riconfermata in I mostri. La marcia su Roma appartiene a pieno titolo alla stagione rampante del cinema risiano, e si nutre di quell'anima della commedia italiana che intorno al '60 vuole dare di sé un'immagine rispettabile e ‘democratica' senza voler perdere le sue qualità spettacolari e senza perdere il contatto con il pubblico. Un'operazione che un po' snatura lo spirito anarchico e la più genuina brillantezza di un cinema che si esprime al meglio nell'irriverenza e fuori dalle preoccupazioni di allineamento ideologico. Ma anche una scommessa degna di essere lanciata, e globalmente riuscita, nell'assumersi anche una responsabilità pedagogica, in alternativa a programmi scolastici che sorvolano ancora la storia patria del Novecento e all'azzeramento critico, alla monotonia informativa della televisione governativa. Naturalmente il prezzo del compromesso, in altri casi più produttivo, è quello di annacquare il messaggio oltre che di spuntare la freccia avvelenata della satira.
(Paolo D'Agostini)

La marcia su Roma è nato dall'idea di fare un film sul Fascismo, su due poveracci che vengono coinvolti in questa avventura. Del film mi piace ancora il finale, col re che dice: "tanto questi fascisti durano poco!". È migliore di quello cui si era pensato in sceneggiatura, coi due fascistelli che con la loro mania del ‘posto al sole' finivano in Africa a lavorare la terra, nel deserto, con un cammello vicino.
Tognazzi? Attore non attore. Innamorato delle donne, della vita, della buona tavola. Fece un passo difficile, dal comico al drammatico. Molti ci provano, pochi ci riescono. A lui riuscì. Anche Gassman ne era contagiato: gli piaceva, era il contrario di lui. Ugo non sapeva quasi mai la parte, la inventava. Attore ruspante, era padano vero. Sapeva di terra, di fiume, di cucina. Aveva la voce comica, come tutti i veri comici che fanno ridere con un'intonazione.
(Dino Risi)

La marcia su Roma è stato il primo film che ho fatto assieme a Gassman. Gassman è una persona abbastanza riservata, molto diversa da me, ha un carattere un po' scontroso, chiuso, ma siamo andati d'accordo e col tempo posso dire che un certo rapporto si è instaurato, e so che non ne ha moltissimi. Come attore è bravissimo, lo sanno tutti, ma non abbiamo né la stessa scuola né lo stesso registro. Io vengo dalla rivista, e lui dal teatro serio, abbiamo due metodi abbastanza diversi, ma da questa diversità viene sempre fuori qualcosa.
(Ugo Tognazzi)

 

 

Proiezioni:
Mercoledì 10 agosto 2016
Piazza Maggiore
21.30
L'evento è parte di: Sotto le stelle del cinema

Tariffe:

Ingresso libero

Dettagli sul luogo:

Documenti

Cartolina della serata

Tipo di File: PDF Dimensione: 200.55 Kb